L'Azienda

Chianti Classico orgogliosamente di Radda

Il Podere

ll Barlettaio nasce nel 1995  dalla volontà e tenacia di Francesco Bertozzi di ridare vita alle vigne di famiglia e di produrre un chianti classico dall’anima profondamente Raddese.

Oggi L’azienda è certificata biologica, e si estende su 3 ettari vitati e altrettanti dedicati alla coltura dell’Ulivo ad un altezza di circa 500 mt s.l.m.

La produzione e’ di circa 12.000 bottiglie all’anno.

La nostra maniacalità  sia in vigna che in cantina ci ha fatto scegliere di affinare lungamente i nostri vini prima della commercializzazione. E’ un piccolo sforzo che facciamo per offrirvi vini di autentica espressione territoriale, più completi e capaci di sfidare il tempo.

Cerchiamo di migliorarci quotidianamente nel rispetto  della terra che abbiamo in cura e per darvi vini che rispecchino sempre più il nostro territorio e la nostra filosofia, vini che siano orgogliosamente di Radda. 

Podere al tramonto

Il Team

Titolare

Ospitalità

Enologo

La vigna con vista sui cipressi.

In Vigna e In Cantina

Le Lavorazioni avvengono rigorosamente a mano, in ogni passaggio: dalla legatura alla potatura e ovviamente la vendemmia. La selezione dei grappoli è quasi maniacale con rese abbondantemente al di sotto  del disciplinare 

L’azienda è certificata biologica, in vigna limitiamo da sempre l’uso di rame e zolfo integrando altri prodotti naturali per la difesa delle nostre piante.

I terreni della zona sono essenzialmente macigno toscano, alberese e galestro, cioè arenarie, argille e calcari che donano ai vini una struttura tannica molto elegante e un’accattivante sapidità gustativa che ne allunga moltissimo la persistenza in bocca.

Le  vigne, sono a circa 500 metri slm, nel comune più alto dell’areale del Chianti Classico, Radda, il che ci consente di produrre vini di freschezza particolarmente vivace, ma anche con profumi fini e di grande complessi

Le macerazioni variano in funzione dell’obbiettivo enologico, mediamente 3 settimane. I vini rimangono in affinamento in barili e botti di rovere. L’anidride solforosa viene utilizzata solo dopo la fermentazione malo-lattica con l’obbiettivo di ridurre al minimo il suo utilizzo. 

Accompagniamo il vino nelle sue fasi di evoluzione, fino all’imbottigliamento, con un approccio poco interventista, rispettoso della nostra terra e delle nostre uve.